Locandina

 

 

Domenica 27 settembre 2009

ore 16,00

Teatro Pavoni

Via Lodovico Pavoni, 10 - MILANO

(MM  Maciachini)

 

 

Save the Children Italia

La Compagnia Percorsi Teatrali aderisce al progetto:

La FITA Lombardia per i diritti dei minori a fianco di Save the Children Italia

Il ricavato dello spettacolo sarà interamente devoluto a favore dei progetti di Save the Children Italia

La compagnia amatoriale Percorsi Teatrali vi invita a teatro. “Due partite” uno spettacolo di solidarietà femminile e non solo

 

Ingresso ad offerta libera

Con 10 euro  dai la possibilità a 40 bambini che vivono in un campo profughi in Sudan di avere altrettanti libri di esercizi per la scuola!

 

Con 20 euro permetti a 8 bambini malati di malaria in Etiopia di avere assistenza medica e medicine per guarire!

 

 

 

La Compagnia PERCORSI TEATRALI

presenta

DUE PARTITE

di Cristina Comencini

 

con

(in ordine alfabetico)

 

Elena Brasi

 

Claudia

 

 

Cecilia

 

 

 

Cristina Gambino

 

Sofia

 

 

Rossana

 

 

 

Sonia Muollo

 

Beatrice

 

 

Giulia

 

 

 

Caterina Muttoni

 

Gabriella

 

 

Sara

Cristina Gambino, Caterina Muttoni, Elena Brasi, Sonia Muollo

 

scene e costumi  Dolores Fusetti

luci e audio  Fabio Annoni

aiuto regia  Carla Poretti

 

regia di Carla Mantegna

 

 

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LocandinaPrimi anni settanta, quattro donne giocano a carte in una casa.

Ogni giovedì, da molti anni, si riuniscono per fare una partita, chiacchierare, passare il pomeriggio.

Portano con sé le loro bambine che giocano nella stanza accanto. Nessuna di loro lavora, fanno le madri, le mogli, si conoscono da molto tempo. Una di loro è incinta del primo bambino.

 

Trent’anni dopo quattro donne s’incontrano nella stessa casa. Si sono riunite dopo il funerale di una delle loro madri.

Sono quelle bambine che nel primo atto giocavano nella stanza accanto.

 

Sono più felici queste donne, più realizzate?

A tratti pare essersi spezzata una catena, meglio o peggio, chi lo sa? Ma l’identità stessa femminile sembra a tutte loro qualcosa di indefinibile e perciò perennemente a rischio, oggi come ieri. Una specie di energia, di follia che non vuole farsi disarmare, che risorge sempre dalla morte per dare la vita.