La colpa di essere nati

Giorno della Memoria

in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico

e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti

Rappresentazione Commemorativa organizzata da:

Città di Mozzate

PERCORSI TEATRALI

Centro Culturale ed Artistico

 

A.N.P.I.

 Sezione dei Comuni del Seprio

 

Associazione

Figli della Shoah

 

Presentato a Mozzate, Piazza Cornaggia  il 27 gennaio 2004  

Elaborazione del testo e regia di  Luigi Farioli 

Con  Mara Pecci, Lucio Simonetto, Shirley Beretta, Paolo Squarzoni, Carla Poretti, Michele Di Lucchio, Daniela Baldassa

Il Testo completo della Rappresentazione Commemorativa

 

Significato del "giorno della memoria"

La storia del genere umano ha conosciuto innumerevoli eccidi e stermini. Quello attuato in Europa nel Novecento contro gli ebrei differisce dagli altri per le sue caratteristiche di radicalità e scientificità. Mai era accaduto, ad esempio, che persone abitanti nell'isola di Rodi o in Norvegia venissero arrestate per essere deportate in un luogo (Auschwitz) appositamente destinato ad assassinarle con modalità tecnologicamente evolute. Per questo si parla di "unicità" della Shoah; definizione che pertanto costituisce il risultato di una comparazione storica, e non un pregiudiziale rifiuto di essa.

Shoah è un vocabolo ebraico che significa catastrofe, distruzione. Esso è sempre più utilizzato per definire ciò che accadde agli ebrei d'Europa dalla metà degli anni Trenta al 1945 e in particolar modo nel quadriennio finale, caratterizzato dall'attuazione del progetto di sistematica uccisione dell'intera popolazione ebraica.

Tale progetto venne deciso e concretizzato dal Terzo Reich nel corso della seconda guerra mondiale; venne attuato con la collaborazione parziale o totale dei governi o dei movimenti politici di altri Stati. 

Ricordarsi di quelle vittime serve a mantenere memoria delle loro esistenze e del perché esse vennero troncate. E la memoria di questo passato serve ad aiutarci a costruire il futuro.Molti Stati hanno istituito un "giorno della memoria". L'Italia lo ha fissato al 27 gennaio: la data in cui nel 1945 fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. In effetti altri ebrei, d'Italia e d'Europa, vennero uccisi nelle settimane seguenti. Ma la data della Liberazione di quel campo è stata giudicata più adatta di altre a simboleggiare la Shoah e la sua fine.

Ovviamente la Shoah fu un evento storico interrelato con gli altri avvenimenti storici; per questo la legge italiana indica altri gruppi di persone la cui memoria va mantenuta viva: coloro che, a rischio della propria vita, contrastarono lo sterminio e salvarono delle vite. 

Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC

 

Voi che siete sicuri
nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e i visi amici: 
Considerate se questo è un uomo 
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane 
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo 
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato: 
vi comando queste parole. 
Scolpite nel vostro cuore
Stando in casa andando per via
coricandovi alzandovi;
Ripetete ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il loro viso da voi.

Primo Levi, 1946

 

Legge 20 luglio 2000, n. 211 

"Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000
Art. 1.

1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2.

1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.